mercoledì 17 novembre 2010

Cosa si dice sui rider?

Si dice che il Rider sogni onde perfette per poi scoprire che l’onda perfetta in realtà è quella surfata il giorno prima, mentre in un fiume di corrente d’acqua marrone ha ricavato quel barlume d’onda capace di illuminargli la giornata.

Questo si dice.

Che non esiste nessun posto così distante da casa propria come il posto in cui si è lontani da se stessi: anche se sei nel tuo soggiorno, seduto sul tuo divano, davanti al tuo televisore. La casa di chi ama il mare è nel mare: non c’è rider che non si senta così a casa propria come quando è a cavallo della propria onda. Ovunque essa sia.

Si dice che ogni volta che si entra in mare si stia tornando a casa, e che non si parte tanto per tornare quanto perché andare è come venire, e partire è già incamminarsi sulla via del ritorno.
Si dice che la vita stessa sia un viaggio.
E che il surf altro non sia che una forma di religiosità.
[Matteo Telara,Fotografia Francesco Salvadori,Rider Filippo Eschiti]



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